Il Piano Scuola 4.0: i nuovi ambienti avanzati per l’apprendimento
Spazio Chirale Trends • 3 febbraio, 2023
Mancano pochi giorni alla prima importante scadenza che vede tutte le Scuole Superiori dello Stato Italiano, impegnate nella presentazione dei progetti preliminari, indispensabili per ottenere i fondi previsti dal PNRR per l’adeguamento di aule e laboratori.
Si tratta di un intervento poderoso che impegna fondi per un valore mai visto prima nella storia: oltre 1 miliardo e mezzo di Euro, tra nuovi progetti e progetti già in essere.
L’obiettivo è la realizzazione dei nuovi ambienti innovativi per l’apprendimento, che avverrà secondo due direttrici di investimento:
- Trasformazione delle aule esistenti (Next Generation Classrooms)
- Realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro (Next Generation Labs)
Se sei un docente o un dirigente scolastico impegnato nella predisposizione dei progetti e della domanda di finanziamento, sei capitato nel posto giusto, poiché una delle attività che sappiamo fare bene è proprio la progettazione e realizzazione di ambienti innovativi per l’apprendimento.
Infatti, per noi si tratta di uno scenario molto simile a quello creatosi nel 2016 con il Bando relativo agli Atelier Creativi del MIUR, che ha visto la realizzazione di oltre 8.000 Fab Lab nelle scuole secondarie italiane.
In quell’occasione, Chirale aveva realizzato centinaia di progetti sull’intero territorio nazionale, portando i principi della fabbricazione digitale all’interno della scuola, contribuendo alla definizione di una nuova didattica basata sulle attività laboratoriali.
Il nostro modello è stato analizzato dall’INDIRE, Ente di Ricerca del MIUR, ed è stato raccomandato come best practices per tutti i progetti di questo tipo, si veda ad esempio “Fare Didattica in Spazi Flessibili – INDIRE, Leonardo Tosi, Giunti Scuola Editore, 2019” e “Spazi educativi e architetture scolastiche: linee e indirizzi internazionali – INDIRE, Samuele Borri, Laura Galimberti, Ed. INDIRE 2016“.
La situazione di oggi è tuttavia ben diversa e con opportunità molto più interessanti per le scuole e per l’Italia.
Innanzitutto, il progetto del 2016 aveva fondi importanti ma limitati, che hanno consentito da realizzazione di poli d’eccellenza in tutte le regioni italiane, ma con un focus all’educazione primaria e su base selettiva in relazione ai progetti presentati.
Il Piano Scuola 4.0, al contrario, alloca fondi molto più significativi per tutto il sistema scolastico superiore.
Gli importi per la realizzazione dei nuovi laboratori (Next Generation Labs) hanno un taglio importante, pari a 126.000 Euro per i licei e 164.000 Euro per gli Istituti Tecnici e riguardano la totalità degli istituti.
Sono importi che consentono la realizzazione di ambienti di apprendimento all’avanguardia e si inquadrano nell’ambito del PNRR con l’obiettivo di innovare radicalmente il sistema scolastico, con un particolare riguardo al potenziamento degli Istituti Tecnico-Professionali, che avranno l’onere di formare i tecnici del futuro, destinati a lavorare nel nuovo scenario dell’Industria 4.0.
Inoltre, le tecnologie sono evolute e il contesto è totalmente diverso rispetto a quello del 2016.
Tecnologie come la Stampa 3D, la desktop fabrication, la microelettronica di controllo e la robotica collaborativa sono oramai una realtà consolidata in molte aziende anche di piccola e media dimensione.
L’Intelligenza Artificiale e l’Informatica hanno fatto passi da gigante e sono comparsi sul mercato soluzioni e strumenti per la Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale.
Nell’ultimo anno, la maggior parte delle industrie più innovative aveva al proprio interno tecnologie di Extended Reality applicate per il controllo degli impianti in condizioni di alto rischio e nelle attività di formazione professionale e assistenza tecnica.
Lo scorso decennio è stato caratterizzato dall’avvento della fabbricazione digitale, cioè dall’ingresso delle tecnologie digitali informatiche nel mondo delle macchine utensili, il nuovo decennio è caratterizzato soprattutto dallo sfruttamento delle nuove tecnologie per la virtualizzazione degli ambienti.
La sfida per la grande industria è attualmente la realizzazione dei cosiddetti “Gemelli Digitali” di macchine, impianti e intere fabbriche.
Modelli 3D digitali delle infrastrutture da utilizzare per il monitoraggio e controllo dei corrispondenti reali ma anche per attività di ricerca e sviluppo, ottimizzazione dei processi produttivi e ridefinizione delle supply chains.
I nuovi ambienti avanzati per l’apprendimento dovranno essere adeguati a questi scenari. I fondi a disposizione e l’offerta di prodotti tecnologici rende possibile la realizzazione di strutture d’avanguardia.
Dal 2020 il nostro Digital Innovation Hub di Roma, ospita strumenti, macchine e tecnologie che consentono alle aziende di sperimentare il proprio futuro prima di investire sulla Trasformazione 4.0.
Questo patrimonio di tecnologie, esperienze, conoscenza dei settori industriali unito alla nostra esperienza nell’ambito della didattica e della progettazione di laboratori per la didattica è una risorsa preziosa che stiamo mettendo a disposizione delle scuole e delle pubbliche amministrazioni che si sono rivolte a noi per essere supportati nei progetti d’innovazione.