Sintesi del Progetto

IOIS Gioielli si contraddistingue per un design contemporaneo, mai banale, ma nello stesso tempo sofisticato ed elegante.

Le geometrie delle sue collezioni sono inconfondibili.

L’evoluzione del settore orafo negli ultimi anni ha ampiamente dimostrato gli indiscutibili vantaggi offerti dalla stampa 3D. In particolare la stereolitografia di fotopolimeri è la tecnologia d’elezione universalmente adottata in questo settore.

Il problema posto da IOIS Gioielli riguardava alcuni noti svantaggi di questa soluzione canonica.

Il primo svantaggio è rappresentato al costo elevato delle stampanti stereolitografiche.

Il secondo svantaggio è la necessità di provvedere al corretto stoccaggio delle resine usate come materia prima e al breve periodo di vita di molti accessori della stampante, in particolare le vaschette di raccolta della resina e la necessità di dover applicare procedure di pulizia e manutenzione continua della macchina e degli accessori.

Il terzo, e più importante svantaggio nel caso di IOIS Gioielli, era rappresentato dal fatto di dover utilizzare prodotti chimici, resine e solventi per la pulizia, volatili e tossici, all’interno di un piccolo laboratorio aperto al pubblico.

Per ovviare a tutto ciò, l’idea di Fabio Felici, titolare dell’Azienda, era quella di utilizzare la tecnologia di stampa 3D FDM, cioè la più diffusa stampa a deposito di filamento, utilizzata da milioni di hobbisti in tutto il mondo.

Il problema nell’uso della tecnologia FDM risiede nel fatto che i materiali a filamento prodotti per questo tipo di stampanti, ad elevate temperature, come quelle di fusione dei metalli preziosi, producono quantità significative di residui carboniosi e ceneri che ostacolano il processo di fusione, sostitutivo del processo tradizionale a cera persa.

Nel corso del progetto è stata sfruttata la peculiare geometria delle creazioni di IOIS Gioielli, alla luce delle conoscenze maturate dalla nostra azienda sui diversi materiali da stampa FDM e sui processi di fusione in oreficeria, per mettere a punto un processo che ha raggiunto l’obiettivo.

Una relazione dettagliata sul progetto è riportata nell’articolo che si può leggere cliccando sul pulsante qui sotto.